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giovedì 23 giugno 2016

SICILIANDO











"Il comportamento delle forze dell'ordine in occasione delle operazioni antimafia seguite alla tragica esplosione di Ciaculli è apparso piuttosto strano.
E' bastato, infatti, che il governo si impegnasse in una opera di seria repressione e prevenzione, per veder scattare un dispositivo molto ben orientato nei confronti dei bersagli da colpire.
Si direbbe che i mafiosi fossero da tempo esattamente individuati; e che tutt'altro che sconosciuti fossero i responsabili dei gravi episodi che avevano turbato e impressionato l'opinione pubblica negli ultimi mesi.
Ma, allora, viene da chiedersi, perché si è tardato ad agire?
Chi è che fino all'ultimo ha fermato la opera di controllo, di vigilanza, di prevenzione?
A chi attribuire la responsabilità della tolleranza, dell'inerte assuefazione con cui gli organi dello Stato hanno assistito per anni e per mesi alle sempre più scellerate manifestazioni della criminalità mafiosa?"
Rosario Poma-Enzo Perrone, 1964

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