Translate

giovedì 24 settembre 2015

SICILIANDO














"Quando un siciliano viene da lei e le dice qualche cosa, non sa quasi mai se è un ambasciatore o se ha parlato per se stesso.
Ecco perché tanti uomini politici siciliani non si vergognano di dire un giorno dopo il contrario di quanto avevano detto un giorno avanti...
Osservi questi nostri 'terzi uomini' di Sicilia come non si sentono colpevoli delle loro più sfacciate contraddizioni: hanno il senso d'innocenza del portavoce.
Essi continuano una lunga tradizione, una vergognosa tradizione in verità! Perché essi sono gli intermediari permanenti tra la Sicilia ed i suoi oppressori.
Ma chi sono tutti questi principi, questi grandi di Spagna, della nostra Isola?
I loro avi hanno venduto all'oppressore l'intera Sicilia per averne in cambio un pezzetto da sfruttare ed opprimere in proprio.
Lungo questa tradizione si è formata la nostra classe dirigente: non sono più principi o baroni, ma presidenti e ministri, perché tali sono le ricompense del mondo d'oggi.
Ma anche costoro, come i grandi di Spagna, al grido di 'viva la Sicilia' hanno consegnato all'oppressore il popolo siciliano e le sue ricchezze in cambio di un vantaggio personale, una carica, un onore o peggio un feudo finanziario"
Attilio Castrogiovanni

Nessun commento:

Posta un commento