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sabato 7 settembre 2013

IL PASSAGGIO SULLO STRETTO


Per alcuni siciliani, l'attraversamento dello stretto di Messina non è soltanto il prologo o l'epilogo di un lungo viaggio autostradale.
La breve crociera a bordo del traghetto è la più naturale delle occasioni per riflettere sulla loro condizione di insularità, ciascuno con il proprio bagaglio personale e segreto di stati d'animo.
Così, mentre la costa dell'isola si allontana o si avvicina alla vista, questi siciliani si ritrovano per istinto a fare un bilancio di ciò che la loro terra gli ha dato e tolto, e su ciò che il motivo di quel viaggio può regalare o sottrarre alle loro vite: lavoro, affetti, nuove prospettive o sacrifici per la propria esistenza.
In fin dei conti, la logora questione della costruzione del ponte - la più inutile delle discussioni, vista l'improbabilità di una concreta esecuzione dei progetti - non tiene conto di quella valutazione sul valore della traversata in mare, con lo sguardo verso le due coste e la mente immersa nei propri pensieri.
La fotografia dello stretto è di ReportageSicilia.

3 commenti:

  1. Il pensiero va immediatamente al proprio vissuto.
    Pur in condizione di "penisolano", mi sono trovato più volte a passare uno stretto, a fare bilanci e previsioni, contare amarezze e speranze.
    La conclusione è che la vera isola sia dentro di noi, che costruire quel ponte sia davvero poco probabile e, proprio per questo, che sia possibile.

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  2. Grazie per la Sue riflessioni e per averle espresse su questo blog.
    ReportageSicilia

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  3. Credo che il tratto di mare che ci separa dal continente non è più argomento di riflessione filosofica sulla bellezza, la storia e quant'altro. Secoli di mescolanze culturali caratterizzano il retaggio ancestrale della nostra civiltà, queste sono le fondamenta.
    Confrontarsi con il mondo che vuole crescere, con la propria affermazione di individuo significa andare avanti e guardarsi
    intorno.La grande isola Britannica dominatrice dei sette mari fino mezzo secolo fa si è unita al continente attraverso un tunnel sottomarino, perchè... concludendo possiamo fare della filosofia e romanzare la realtà quanto vogliamo ma per una volta impariamo ad usarla solo per costruire compatibilmente
    con l'ambiente.La Sicilia ha bisogno di crescita, di alta velocità, di idee innovative per scrollarci di dosso il fardello della precarietà, coraggio !

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